Cari Amici,
LETTURE BIBLICHE
Prima Lettura: Zc 12,10-11; 13,1;
Salmo: Salmo 62 (63);
Seconda Lettura: Gal 3,26-29;
Vangelo: Lc 9,18-24.
XII Domenica del tempo ordinario – Anno C . Qualche spunto di riflessione dal commento di Paolo Curtaz
Commento su Lc 9,18-24
Paolo Curtaz
Chi sei, Nazareno? Non dieci anni fa, o quand'ero giovane ed entusiasta, chi sei per me, oggi, ora? Tra ieri e oggi, milioni di persone si raduneranno per ascoltare la tua Parola, per celebrare, in obbedienza al tuo comando, la cena che ti rende presente nel segno del pane e del vino.
Si parla, spesso, del Nazareno e dei suoi discepoli. Appena l'attenzione cala, ecco un qualche evento che lo riporta alla ribalta: una scoperta archeologica che conferma o smentisce la versione ufficiale della vita di Gesù, un qualche evento drammatico che ci riporta alla mente la fatica della testimonianza pagata da alcuni con la vita, qualche audace opera propagandistica sempre alla ricerca del Gesù "alternativo", quello nascosto dalla Chiesa... Gesù fa discutere, schierare, accende gli animi, ognuno, un poco, si sente di difenderlo, di proteggerlo, di capirlo, di interpretarlo. Credenti o non credenti, quest'uomo che paga con la vita la sua coerenza e la sua non-violenza ancora scuote e interroga. Chi sei, davvero, Nazareno? Un grande uomo della storia divinizzato dai propri discepoli? Un profeta sopravvalutato, un anarchico inquadrato dalla storiografia ufficiale? Nessuno potrà mai possederti in pienezza, nessuno afferrarti con verità, nessuno dare di te una visione definitiva, neppure la comunità dei tuoi discepoli, che pure conserva fedelmente la tua Parola e che, sempre, apre il cuore alla comprensione del Mistero della tua presenza per farla risuonare lungo la Storia in attesa del tuo ritorno. Eppure, alla fine, la domanda arriva, diretta, senza scantonamenti: "Lascia stare cosa ne pensa la gente. Chi sono, io per te?"
Fraternamente
don Meco