VITA CRISTIANA Lettura Domenicale

LETTURE BIBLICHE 

Prima Lettura:        Ez 17, 22-24;

Salmo:                     Salmo 91 (92);

Seconda  Lettura: 2 Cor 5, 6-10;

Vangelo:                 Mc 4,26-34.

 

 

La potenza del seme del Regno”  (dal commento di fr. Enzo Bianchi Bose)

 Nel vangelo secondo Marco Gesù pronuncia un lungo discorso in parabole, come insegnamento rivolto ai discepoli che ha chiamato alla sua sequela e alle folle che ascoltano la sua predicazione del Regno veniente (cf. Mc 4,1-34). Le parabole sono un linguaggio enigmatico che diventa però “mistero” (Mc 4,11) per chi segue Gesù e in qualche modo entra nella sua intimità, fino a trovarsi in uno spazio che può essere definito da Gesù stesso éso, “dentro”, contrapposto a quello éxo, “fuori” (cf. Mc 3,31-32; 4,11).

Nello stesso tempo, le parabole sono da lui dette in modo che gli ascoltatori cambino il loro modo di pensare. Esse, infatti, contengono sempre un messaggio di contro-cultura, correggono ciò che tutti pensano o sono portati a pensare, e di conseguenza sono annuncio di qualcosa di nuovo: una novità apportata da Gesù non a livello di idee, ma come qualcosa che cambia il modo di vivere, di sentire, di giudicare e di operare. Gesù era un uomo che innanzitutto sapeva vedere: vedeva, osservava, contemplava tutto ciò che gli era intorno e tutti quelli che gli si avvicinavano e che egli avvicinava a sé. In lui la consapevolezza e l’adesione alla realtà erano sempre in esercizio, sicché poteva poi pensare. Di più, potremmo dire che il suo pensare davanti al Padre e alla sua volontà era un pregare che gli permetteva di immaginare racconti e situazioni, da comunicare ai discepoli attraverso la narrazione di molte parabole.

La venuta del regno di Dio, il suo apparire, è dunque paragonato al processo agricolo che ogni contadino conosce bene, anzi che vive con attenzione e premura: semina, nascita del grano, crescita, formazione della spiga e maturazione. Di fronte a tale sviluppo, occorre meravigliarsi, guardando alla potenza, alla forza presente in quel piccolo seme secco, che sembra addirittura morto. Così è il regno di Dio: piccola realtà, ma che ha in sé una potenza misteriosa, silenziosa, irresistibile ed efficace, che si dilata senza che noi facciamo nulla. Di fronte a questa realtà, il contadino non può fare davvero nulla: deve solo seminare il seme nella terra, ma poi sia che lui dorma sia che si alzi di notte per controllare ciò che accade, la crescita non dipende più da lui. Anzi, se il contadino volesse misurare la crescita e andasse a verificare cosa accade al seme sotto terra, minaccerebbe fortemente la nascita e la vita del germoglio.

Ecco allora l’insegnamento di Gesù: occorre meravigliarsi del Regno che si dilata sempre di più, anche quando noi non ce ne accorgiamo, e di conseguenza occorre avere fiducia nel seme e nella sua forza. E il seme è la parola che, seminata dal predicatore, darà frutto anche se lui non se ne accorge né può verificare il processo: di questo deve essere certo! Nessuna ansia pastorale, ma solo sollecitudine e attesa; nessuna angoscia di essere sterili nel predicare: se il seme è buono, se la parola predicata è parola di Dio e non del predicatore, essa darà frutto in modo anche invisibile. Questa la certezza del “seminatore” credente e consapevole di ciò che opera: la speranza della mietitura e del raccolto non può essere messa in discussione.

Allora, perché avere timore di essere noi cristiani una minoranza oggi nel mondo? Basta che siamo significativi, cioè che crediamo alla potenza della parola di Dio, che la seminiamo con umiltà e molta pace, senza angoscia né frenetica attesa di vedere i risultati… Occorre saper attendere, occorre pazienza e soprattutto fede nella parola di Dio: se il seme è buono, spunterà e darà il suo frutto. Il disegno di Dio si compie sempre, ben al di là delle nostre previsioni e della nostra impazienza.

 

 

Allegati

·   Letture XI Domenica Tempo Ordinario - Anno B 

· Papa Francesco Udienza del 13 Giugno 2018: Comandamenti_1 – Desiderio di vita piena

 

Nota

  • Per chi fosse interessato ad approfondire la Parola di Dio della Domenica, dal Giovedì c’è l’intervento molto illuminante del biblista don Claudio Doglio, parroco a Varazze. Lo trovate sul suo sito.  

https://dondoglio.wordpress.com/

 

 

 Vi Saluto

Fraternamente
don Meco

P. S. Se qualcuno volesse intervenire in merito con qualche commento o osservazione....sarebbe cosa assai gradita o presso l'inviante (Segreteria Acli, o al sottoscritto domenico.ricca@salesianipiemonte.it
<mailto:domenico.ricca@salesianipiemonte.it> >  )