

Questa non è una democrazia!
STOP AL GENOCIDIO! ALZIAMO LA VOCE, ORA!
Da 600 giorni Israele, con la scusa dell’operazione militare mirata, sta attuando un genocidio ai danni del popolo palestinese, che attraverso una ‘rappresaglia’ indiscriminata, logorante e totalmente a scapito del diritto internazionale, ha ulteriormente compromesso i già fragili equilibri politici nell’area, la convivenza pacifica e soprattutto l’esistenza dell’intera popolazione di Gaza e Cisgiordania.
Come associazione abbiamo cercato di comprendere e analizzare la situazione senza cadere nella logica degli schieramenti, continueremo a farlo, ma oggi riteniamo sia ancora più urgente una reazione, forte e decisa, dell’opinione pubblica internazionale affinché questo sistematico e crudele sterminio di vite umane cessi immediatamente.
L’accondiscendenza del nostro esecutivo verso la strategia militare israeliana e la superficialità con cui si osserva la catastrofe umanitaria in atto non ci rappresentano, per questo riteniamo sia quanto mai urgente una reazione dei nostri governi e dell’Europa che riveda subito gli accordi economici con Israele, ne vieti la vendita di armamenti, applichi sanzioni e rimetta al centro del dibattito diritti umani e giustizia.
Perché questa non è una democrazia, o per lo meno non lo è più. Questa che discrimina, affama, uccide, rinuncia al dialogo e promuove il progetto aberrante di rimozione ed eliminazione di un intero popolo dalla sua terra.
Per questo le Acli di Torino confermano la loro disponibilità a raccogliere semi di pace, diffondere le testimonianze di chi vive e ha vissuto l’esperienza della convivenza e quella drammatica del conflitto e ribadiscono il proprio impegno al fianco di tutte le persone, comunità e organizzazioni mobilitate a favore dell’immediato cessate il fuoco, del sostegno verso le popolazioni afflitte e la ricerca di libertà, giustizia e dignità per tutti i popoli.
Continueremo quindi a stendere lenzuola bianche alle nostre finestre, issare bandiere di pace, a fare rumore e a non abbassare lo sguardo perché, nonostante tutto, crediamo ancora che i piccoli gesti siano parte fondante del nostro agire collettivo, la base su cui costruire la democrazia che vogliamo, gli argini contro le discriminazioni e le ingiustizie.
Vogliamo concludere questo documento con le parole che ci ha trasmesso da Rafah Marco Calvetto, presidente IPSIA, fra i partecipanti alla Carovana solidale, promossa da AOI, Arci Nazionale, Assopace Palestina, a cui le ACLI hanno aderito.
“Gaza è l’umanità che si sgretola; la vendetta che diventa principio; il diritto che diventa arbitrio; la ragione che lascia spazio all’opportunismo; tomba del nostro ordinamento internazionale; è la sensazione di quanti si svegliano spaventati dalla ripugnanza della propria inutilità. Ma Gaza è anche chi prova a rompere il silenzio e dare speranza a chi la sta perdendo; chi contesta e si dissocia da Hamas; Sono i disertori israeliani; Gli israeliani che da mesi chiedono la fine delle ostilità con il rientro degli ostaggi; Sono le esperienze di riconciliazione che vanno avanti nonostante tutto; è la Corte di Giustizia Penale Internazionale che lentamente prosegue il suo lavoro. Gaza è Luisa Morgantini che ad 84 anni ti dice che è contenta di ritrovarti qui e che non bisogna smettere di raccontare, denunciare e sostenere chi vuole terra e libertà per tutti”.
Torino, 30 maggio 2025
La Presidenza delle ACLI di Torino