In questi giorni è in discussione al Senato la Legge di Stabilità 2016 che prevede un taglio di cento milioni di euro all’anno a partire dal 2016: pari a un terzo dei compensi spettanti ai Caf per i servizi di assistenza fiscale resi ai cittadini.
A lanciare l’allarme è la Consulta nazionale dei Caf, l’organo che rappresenta i Centri di assistenza fiscale cui aderisce anche il nostro CAF ACLI.
Se venisse confermato il taglio previsto, insieme ai tagli ai Patronati, non ci saranno molte strade alternative: ci vedremo costretti a ridimensionare le nostre attività per ridurre i costi.
Il taglio dei compensi previsto dalla Legge di Stabilità mette a rischio la stessa sopravvivenza dei Caf.
#SenzaCaf niente Red, niente 730, niente Isee, niente Unico.
Quasi la metà dei contribuenti italiani rimarrebbe senza assistenza fiscale. Ne soffrirebbero soprattutto i ceti più deboli e le persone anziane.
Pensiamo ad esempio a cosa accadrebbe se non fosse più possibile rivolgersi ai Caf per compilare il modello Isee.
Si tratta di un documento necessario per godere delle prestazioni sociali agevolate per servizi essenziali.
Tra queste l’assegno di maternità, gli asili nido, sconti sulle bollette di luce e gas e tasse universitarie.
Per non parlare del supporto, oggi indispensabile, per chi deve presentare la dichiarazione dei redditi (modello 730) o modificare il precompilato fornito dallo Stato.
La Consulta Nazionale dei CAF ha lanciato una campagna contro i tagli.
Con la petizione pubblicata su change.org chiediamo ai Parlamentari della Repubblica Italiana di cancellare il comma 3 dell’articolo 33 del Ddl Stabilità che prevede la riduzione dei fondi per i servizi di assistenza fiscale.
Per firmare vai su: www.change.org/p/non-restiamo-senza-assistenza-fiscale-non-restiamo-senz...
Aiutaci a diffondere questo appello e invita a firmare la petizione.
Anche dal raggiungimento dell’obiettivo di questa campagna dipendono le prospettive dei caf nel nostro Paese!